Inganni visivi di Piero della Francesca 
di Fausto Eugeni

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Sunto: La “Flagellazione di Urbino” di Piero della Francesca è una delle opere più studiate e controverse di tutta la storia dell’arte. Viene svelata qui l’esistenza, nella scena del dipinto, di una serie di “fi gure nascoste” costruite in assenza di prospettiva e fi no ad oggi del tutto ignorate. Si tratta di vere e proprie citazioni dai trattati d’arte di Leon Battista Alberti e, in particolare, di quelle tecniche di misurazione cosiddette “a vista” illustrate negli albertiani Ludi matematici. Spiegare compiutamente gli intenti di un progetto tanto complesso è ancora prematuro. Al centro dell’interesse di Piero è certamente la Prospettiva di cui l’artista arriva a sperimentare addirittura un uso “al rovescio”. Questi indirizzi di ricerca vanno verso scenari molto diversi rispetto a quelli fi no ad oggi ipotizzati. Il presente saggio rappresenta solo un’anticipazione di un più.

 

Abstract: The ‘Flagellation of Urbino” is one of the most studied and controversial work of Piero della Francesca in all of Art History. The exploration unveiled the presence of some ‘hidden elements’, never noticed before and painted in ‘absence of perspective’. They are authentic quotations taken from the studies conducted by Leon Battista Alberti, particularly regarding his measurement technique denominated ‘at sight’ and described in his ‘Ludi Matematici’. This stage of the research does not completely explain why the artist undertook a project of such signifi cant complexity. Surely, the main focus of Piero is ‘Perspective’ which he experiments on even ‘in reverse’. The discovered evidence lead the investigation to consider different outcomes compared to the ones previously explored. This research is a sole preview of a wider study which needs further exploration and verifi cation.
Fausto Eugeni. Bibliotecario alla Melchiorre Delfico di Teramo, dove fino al 2011 è stato responsabile dell’Archivio fotografico. Per l’Edigrafital di Sant’Atto di Teramo ha fondato e curato con Emilio Trasarti: “Scatti d’epoca. Collana abruzzese di fotografia storica”, che tra il 1999 e il 2005 ha prodotto dodici volumi di grande formato e cinque quaderni. Con il volume Fotografi abruzzesi dell’Ottocento e del primo Novecento, curato insieme a Corrado Anelli ha vinto il Premio Orvieto per l’editoria fotografica. È autore di Atlante storico della città di Teramo, Teramo, Ricerche e redazioni, 2008; per lo stesso editore ha curato anche Atlante storico del Gran Sasso d’Italia (2012) con Silvio Di Eleonora e Lina Ranalli. Con Luigi Ponziani e Marcello Sgattoni ha curato la riedizione di Raffaele Aurini, Dizionario bibliografico della gente d’Abruzzo, Castelli, Andromeda. Voll.5. , 2002. Ha curato con altri autori il volume Teramo com’era, Roma, Editalia Libreria dello Stato, 1996. Sempre per Editalia di Roma ha curato la ricerca iconografica dei volumi d’arte Teramo nell’Ottocento, Fascino d’Abruzzo, Gente delle Marche. Si è occupato di ricerca storica e la sua tesi di laurea Massoneria e Opposizione costituzionale in Abruzzo e Molise dinanzi al fascismo, è uscita nel 1980 nel n.1 della «Rivista abruzzese di studi storici dal fascismo alla Resistenza». Ha pubblicato saggi e interventi di argomento storico, bibliografico e iconografico in volumi collettanei e sulle riviste: «Aprutium», organo dell’Istituto abruzzese di ricerche storiche; «L’Araldo abruzzese»; «Bullettino della Deputazione abruzzese di Storia Patria»; «Notizie dalla Delfico».

ArteScienza Anno VII, N.13 giugno 2020